"La memoria che vive"
miglior opera video
La giuria del concorso "Filmare la storia" dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (http://www.ancr.to.it/new/) ha assegnato, nell'ambito della VI edizione 2009, il premio come miglior opera video delle scuole medie a "La memoria che vive", realizzato da Valerio Moncini sulla rappresentazione itinerante organizzata, lo scorso gennaio 2009, dall'Istituto Comprensivo di Capo di Ponte (BS) (classi I, II, III della scuola media e V della scuola primaria, in collaborazione con ANPI, Fiamme Verdi, LeNord e il comune di Capo di Ponte).
La suddetta rappresentazione consiste nella simulazione delle varie fasi della deportazione nazista:
1) rastrellamento delle diverse categorie sociali per le vie del centro storico di Capo di Ponte;
2) smistamento alla stazione dei treni e viaggio sul carro bestiame;
3) arrivo al campo di concentramento, dove le persone che hanno subito il rastrellamento diventano a tutti gli effetti prigionieri.
L'opera, scelta tra le 150 iscritte (presentate da oltre 100 scuole di tutta Italia), sarà premiata a Torino il 23 aprile alle ore 15.00.
I GIOVANI E LA MEMORIA
I ragazzi dell’Istituto Comprensivo "Pietro Da Cemmo" di Capo di Ponte si sono aggiudicati il Primo Premio del concorso "I giovani e la memoria" 2008 - 2009 dell'ANPI di Brescia. Nel pomeriggio di sabato 24 ottobre 2009, una delegazione di circa 25 studenti, accompagnata da insegnanti, rappresentanti di ANPI e Fiamme Verdi di Valle Camonica, dal regista e dal dirigente scolastico, ha ritirato a Brescia il 1° Premio del concorso, riservato alla categoria scuola secondaria di primo grado.
Il filmato dello spettacolo itinerante dal titolo "La memoria che vive" è stato realizzato da 35 alunni coordinati dalla professoressa Zanetta. Si tratta dell'esito finale di laboratori teatrali opzionali a classi aperte su temi di forte valenza educativa, che si è avvalso della collaborazione di una coralità di soggetti, dal personale della scuola, ai genitori, nonché di numerosi Enti e Associazioni del territorio.
TRAGICO VIAGGIO VERSO l'IGNOTO
Nel filmato, i protagonisti interpretano le fasi della deportazione nazista, dai rastrellamenti per le vie cittadine, allo smistamento alla stazione dei treni, al tragico viaggio verso il campo di sterminio, dove avviene la metamorfosi finale e l'annullamento della persona. L'utilizzo pertinente e suggestivo dei linguaggi iconici e simbolici, l'accuratezza nella predisposizione del materiale scenografico, dei costumi, dei testi e dei brani musicali contribuiscono a realizzare un prodotto di notevole efficacia e maturità che suggeriamo, quale valido contributo didattico, alle scuole impegnate nella riflessione sulla Storia del Novecento.
11 GENNAIO 2008
Allestito dall’Istituto Pietro Da Cemmo di Capodiponte, da Iseo a Edolo
Il treno della Memoria ricorda l’Olocausto
La collaborazione della scuola con Anpi e Fiamme Verdi. Ferrovie Nord ha messo a disposizione il «carro bestiame»
di Luciano Ranzanici
Il Treno della Memoria dell'Olocausto, allestito dall'Istituto comprensivo «Pietro da Cemmo» di Capodiponte, salirà la Valle da Iseo a Edolo, a partire dalla prossima settima con un carico di ricordi e testimonianze. L'iniziativa, promossa dall'arch. G. Luigi Brichetti e dalla prof.ssa Elisabetta Vaira, con l'appoggio del dirigente scolastico Giacomino Ricci e la collaborazione di Caty Bottanelli, è stata «sposata» dall'Anpi, Fiamme Verdi, ANEI, ANED e dal Centro di servizi scolastici di Valcamonica, grazie alla disponibilità delle Ferrovie Nord. La società ha concesso l'utilizzo di una motrice di un vecchio carro bestiame. Ieri al Centro Sociale di Cividate col coordinamento di Stefano Sandrinelli e di Roberto Ravelli Damioli, il Treno della Memoria per ricordare tutte le vittime dell'Olocausto è stato presentato da Agide Trapletti e Angelo Moreschi, della commissione scuola e cultura dell'Anpi e delle Fiamme Verdi camune. Trapletti ha ricordato che l'iniziativa si ispira ai carri bestiame utilizzati come mezzo di trasporto dei prigionieri destinati ai campi di sterminio. Nel vagone è stata allestita una mostra itinerante, che toccherà le più importanti stazioni della Valle, Iseo, Darfo, Breno, Capodiponte e Edolo.
«Abbiamo inteso rivisitare idealmente il viaggio, pieno di stenti e sofferenze, di quell'umanità, martoriata; il Treno sosterà a più riprese, per consentire la visita alle scolare, ma pure alla gente della Valcamonica, che intendono riflettere sui terribili avvenimenti della Shoah». Angelo Moreschi, parlando della sua esperienza nella scuola per «spiegare» la Resistenza ha osservato: «L'approfondimento della Resistenza, che pure interessa gli studenti (lo scorso anno la commissione scuola e cultura ha incontrato oltre mille giovani di 20 istituti, ndr), è possibile solamente se i docenti sono sensibili e disponibili a preparare i ragazzi. La nostra è una illustrazione di quei fatti non generale ma mirata sul territorio, poiché gli studenti dimostrano attenzione alle vicende locali. Il Treno lo defininirei strategico, un metodo più stimolante, che rimarrà nella memoria dei ragazzi». Il dirigente scolastico Giacomino Ricci ha definito la scelta del Treno «suggestiva e di valorizzazione del territorio»; mentre l'arch. Brichetti ha illustrato la mostra ed il suo allestimento sul carro, nel quale verranno collocati pannelli esplicativi della Shoah. Nel vagone verrà ricreato l'ambiente di quei tristi convogli con la paglia, una borsetta lasciata da una deportata, con il poco oro che le apparteneva, la classica valigia di cartone, con un maglione che fuoriesce, un paio di scarpe e una bambolina, le foto di un matrimonio. Il Treno della Memoria prenderà avvio lunedì prossimo a Iseo e vi sosterà fino al giorno dopo dalle ore 9 alle ore 13. Poi farà tappa a Pisogne (giovedì 17), Darfo (19, 20 e 21), Breno (23 e 24), Capodiponte (26, 27, 28) e Edolo (30 e 31).
GIORNALE DI BRESCIA, 12 GENNAIO 2008
Nelle principali stazioni camune
Memoria, mostra itinerante su un carro bestiame
di Gian Mario Martinazzoli
Un carro bestiame che assomiglia molto da vicino a quelli usati per il triste e spesso tragico rito del trasferimento dei prigionienei campi nazisti di deportazione e di sterminio: sarà questo lo scenario della mostra itinerante allestita in occasione della prossima Giornata della Memoria che si celebra ogni anno il 27 gennaio. L'Anpi e le Fiamme Verdi di Valcamonica hanno visto di buon occhio la collaborazione con l'Istituto comprensivo di Capo di Ponte al quale fa capo l'iniziativa dal punto di vista organizzativo e didattico. Naturalmenè stato determinante il parere positivo delle Ferrovie Nord. Il carro ferroviario ospiterà quanto basta per dare un'idea degli ambienti e dei contesti nei quali sono maturati i viaggi senza ritorno verso i luoghi della Shoah. Saranno numerose le scolaresche che visiteranno la mostra al passaggio del vagone che farà tappa nelle stazioni di Iseo (il 14 e il 15 gennaio) di Pisogne (17 gennaio) di Darfo (19gennaio) di Breno (23gennaio) di Capo di Ponte (26gennaio) e di Edolo (30 e 31 gennaio). L'inaugurazione della mostra allestita sul carro bestiame avverà nella stazione di Iseo il 14 gennaio. «Risalendo la Vallecamonica da Iseo a Edolo hanno spiegato gli organizzadurantedurante la presentazione avvenuta a Cividate Camuno si vuole riproporre idealmente ma efficacemente il viaggio pieno di stenti e di sofferenze dei perseguitati destinati ai campi di sterminio. Le soste nelle stazioni dei principali centri della Valle consentirà la visita alle scolaresche e a tutti coloro che intendono riflettere sui terribili avvenimenti della Shoah».
BRESCIAOGGI, 15 GENNAIO 2008
La giornata della memoria. In viaggio tra Iseo e la Valcamonica
L’orrore nazista corre sulle rotaie
Una mostra itinerante su un carro bestiame
di (G. Zan.)
Sosterà anche oggi, dalle 9 alle 13, su un binario antistante l'ex «Cral» di Iseo. Poi, la mostra itinerante sulla Shoah allestita su un vecchio carro ferroviario per il bestiame risalirà la Valcamonica: giovedì sarà a Pisogne, il 19, 20 e 21 a Darfo, il 23 e 24 a Breno, il 26, 27 e 28 a Capodiponte e il 30 e 31 a Edolo.
Mette i brividi anche solo l'affacciarvisi: sulle assi del pavimento è stesa la paglia, quattro mani di cartapesta sono aggrappate alle sbarre dell'unico finestrino, divise da internati con la stella di David pendono qua e là da chiodi, una borsetta aperta rovescia accanto a un paio di scarpette rosse gli effetti personali di una donna destinata, come milioni di deportati alla «soluzione finale». Tutt'attorno, alle pareti, le terribili immagini scattate nei campi di sterminio nazisti. La musica diffusa è tratta dalla colonna sonora del film «Schindler list».
«Il treno della memoria» è stato inaugurato ieri mattina, presenti alcune classi dell'Istituto d'istruzione superiore «Antonietti» di Iseo, da un ex internato camuno, Giovanni Noferi, dal presidente provinciale delle Fiamme Verdi, Ermes Gatti, dal suo omologo dell'Anpi Lino Pedroni e dal professor Ricci dell'Istituto comprensivo «Pietro da Cemmo» di Capodiponte. Nei discorsi ufficiali gli oratori hanno ricordato le vittime della Shoah, circa 6 milioni di ebrei, ma anche le centinaia di migliaia di internati civili e militari uccisi dall'odio nazionalsocialista.
Tra i gruppi passati per i lager vi furono zingari, serbi, intellettuali polacchi, «resistenti» di tutte le nazionalità, tedeschi antinazisti, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti comuni e persone definite «antisociali», come per esempio mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. In sostanza ogni individuo che poteva essere considerato una minaccia per il terzo reich correva il rischio di essere eliminato.
Alla buona riuscita dell'iniziativa collaborano la fondazione Memoria della deportazione, l'Associazione ex internati, l'Associazione ex deportati politici e il Centro di coordinamento servizi di Valcamonica.
La memoria che vive
I giovani e la memoria
Il treno della memoria